Galateo a tavola

Come invitare a colazioni e pranzi formali o pranzi e cene informali

Invitare a casa propria gli amici non è mai un problema. I dubbi avanzano invece in caso di occasioni semiformali o decisamente formali. Basta il telefono? ci vuole un biglietto scritto? chi invito? queste sono solo alcune delle domande che ci assillano. Cerco in questa pagina, a modo mio e quindi affrontando le cose razionalmente, di rispondere a tutti i dubbi. Per chiarezza includerò anche le situazioni più abituali, quelle che coinvolgono parenti e amici cari, così da non sbagliare mai.

Donna al telefono, seduta in poltrona che sta telefonando
Inviti al telefono

Cosa dice il galateo

  • - Gli inviti scritti, senza telefonata, vanno fatti solo per pranzi di gala (nel linguaggio corrente cene) o in occasione di cerimonie molto importanti. Il galateo li ammette anche per quei padroni di casa che ricevono molto, i classici anfitrioni.
  • - La maggior parte degli inviti si fa con il telefono. Se l'occasione è importante perché, ad esempio, prevede la partecipazione di invitati speciali si può inviare un biglietto da visita "pro memoria" per ricordare data e ora.
  • - Sia al telefono che nell'eventuale cartoncino di invito o biglietto da visita inviato come promemoria vanno specificati molto bene non solo data, ora e luogo ma anche il tono che si vuole dare all'invito. In questo modo gli ospiti si presenteranno con un abbigliamento all'altezza della situazione.

Mettiamo insieme galateo e buon senso

Inviti scritti

  • - Il galateo mi sembra molto chiaro. Praticamente sono ridotte all'osso le occasioni in cui è ammesso un invito scritto di un certo tono.
    Pranzo di gala e cerimonie pubbliche. In questo caso vengono stampati dei cartoncini, in genere color avorio, con la chiara indicazione del tipo di occasione, del luogo, della data e dell'ora.
    Cerimonie private. In genere in occasione di un matrimonio, di un battesimo o di altri eventi molto importanti si possono invitare parenti ed amici stretti al ricevimento. Due righe in queste circostanze sono ammesse. Per il matrimonio soprattutto. Ne parlo nelle pagine del matrimonio.
    Pranzi formali (nel linguaggio più comune in genere sono le cene) nelle case private di persone che sono avvezze al ricevere nelle forme dovute. Questi padroni di casa di solito si fanno prestampare dei biglietti di invito in cui poi, a mano, aggiungono la data, l'ora e il nome degli ospiti. Ne potete vedere due esempi. Uno rivolto ad una coppia e il secondo rivolto al singolo. Ho visto usare anche frasi diverse che personalmente non amo molto. Un esempio? Carlo e Maria Rossi pregano i tal dei tali di venire a pranzo ...
    Negli ambienti altolocati girano anche biglietti del tipo: Carlo e Maria Rossi in casa per ... il giorno ... alle ... e finiscono poi con il classico R.S.V.P. e l'indirizzo. Io però li ho visti solo per inviti a cocktail party da parte di chi si fregia di titoli nobiliari per cui l'indirizzo è il palazzo di famiglia.

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    Le buste. In ogni caso l'invito scritto va inserito in una busta non chiusa, affrancata e con l'indirizzo scritto a mano.
    Quanto tempo prima? a parte il matrimonio un invito de genere deve arrivare 10 giorni prima della data prestabilita. Badate bene: deve arrivare e non essere spedito! Qualcuno dice che bastano anche solo 7 giorni. Io non sono molto d'accordo. Soprattutto con i ritmi della vita moderna.
    Ma allora nelle occasioni informali nessun invito scritto? In questo caso ci viene in aiuto il buon senso. Perché no? dico io. Se vogliamo organizzare una festicciola o festa come si deve, con allegria e spensieratezza, usiamo pure cartoncini colorati, divertenti, fai-da-te o comperati già fatti e pronti da spedire. Internet poi ci dà una grande mano in questo senso. Proliferano i siti che ci propongono modelli vari, l'unico sforzo a volte è solo scaricare e stampare. Anche il nostro sito ha una sezione dedicata ai biglietti di invito.
    In questo caso ci possiamo lanciare anche in frasi bizzarre perché sappiamo che sono amici quelli che li riceveranno. Tutto sta a vedere che tono vogliamo dare al compleanno, alla laurea, al pensionamento o al semplice barbecue estivo ... sono tante le occasioni per far festa! Più sotto potete vedere un paio di esempi dei nostri biglietti di invito informali.

Inviti al telefono seguito da pro memoria

  • - Nella maggior parte dei casi gli inviti si fanno con un giro di telefonate. Alla telefonata si può far seguire un biglietto "pro memoria" (attenzione si usa la locuzione latina "pro memoria" e non il termine promemoria) di cui vedete un esempio qui sotto.

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    Il biglietto pro memoria viene scritto utilizzando i normali biglietti da visita a cui sotto i nomi, a mano e rigorosamente a mano, viene ricordata la data (molto prossima per cui basta il nome del giorno della settimana) e l'ora.
    L'indicazione dell'ora è molto importante in ogni biglietto di invito formale perché risolve l'annoso problema di che cosa si intenda per colazione, pranzo o cena.
    Nello stesso biglietto può comparire l'indicazione del tipo di abbigliamento in genere rivolto sempre al lui della coppia. Se invece l'invito è per la signora single si possono usare le indicazioni vestito da pomeriggio oppure vestito da mezza sera come specificato più sotto.
    Questo tipo di biglietto non richiede risposta perché l'invito è già stato fatto per telefono e si presuppone che la risposta sia stata immediata. In realtà bisognerebbe fare così. Rispondere nel corso della telefonata.
    Quando si usa il biglietto pro memoria? in genere quando si invitano molte persone oppure quando ci sono personalità di rilievo.

Un aiuto per non perdersi nelle sigle

  • - cravatta nera o black tie nell'angolo in basso a sinistra significa inequivocabilmente smoking per l'uomo e quindi abito scollato per la donna. Io suggerirei da mezza sera. L'abito da sera lo riserverei al ballo. Ricordatevi che in questa pagina stiamo parlando di inviti a pranzo o a cena come li volete chiamare.
  • - vestito normale indica invece un completo elegante per l'uomo sui toni del blu o del grigio scuro, in questo caso la signora si presenterà in abito da pomeriggio
  • - p.m. è la sigla, poco simpatica a dire il vero, almeno secondo me, che sta ad indicare "pro memoria". Si mette in genere nell'angolo in basso a destra. Io preferisco la formula intera.
  • - R.S.V.P. (répondez s'il vous plaît) oppure il più semplice ed italianissimo S.P.R. (Si Prega Rispondere) sono le sigle che sottintendono che avendo ricevuto un invito scritto chi lo ha in mano deve rispondere per accettare o meno. Obbligatoriamente e in poco tempo.
  • - numero di telefono di chi invita. La risposta va data, in tempi brevissimi, tramite telefono.

Inviti solo al telefono

  • - Rientrano in questa categoria la stragrande maggioranza degli inviti. Si telefona per organizzare un pranzo o una cena per ritrovarsi tra amici o per una cena legata ad un evento in famiglia.
    Ciò non toglie, come scrivevo già prima, che in occasioni particolari oppure se si vuole dare un tono goliardico all'invito, alla telefonata si può far seguire un biglietto colorato, divertente. Questo tipo di biglietto richiama alla memoria il biglietto pro memoria ma senza alcun formalismo.
    Oggi la tecnologia ci aiuta. Invece di spedire un biglietto di carta vero e proprio si può inviare via email un "promemoria" altrettanto divertente.

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Inviti tramite email, SMS ...

  • - Qui sarei un po' più cauta. Nessuno ci garantisce che tutti gli invitati guardino costantemente la posta. È sempre meglio fare una telefonata.
    Che dire degli SMS? mettiamola in questo modo. Se all'interno di un gruppo di amici una coppia o un single decide di anadare a mangiare la pizza all'ultimo momento, un SMS spedito a tutti gli altri può risolvere la questione in poco tempo per avere una risposta di ritorno al più presto. Io però lo uso solo in queste occasioni. È sempre meglio la telefonata!

Chi invitare

  • - Ci sono occasioni in cui si può scegliere ed altre in cui non è possibile. Faccio qualche esempio partendo dal secondo caso.
    In alcuni luoghi di lavoro ogni tanto il "capo" invita a casa le persone con cui collabora con inviti ovviamente estesi ai relativi consorti. Mentre chi lavora ha un certo grado di affiatamento non è detto che lo stesso affiatamento unisca anche mogli e mariti. Sta ai padroni di casa evitare che la conversazione scivoli su terreni minati, soprattutto argomenti che potrebbero accendere dibattiti con finale a sorpresa. Pensate a ciò che divide di più gli italiani ed evitatelo accuratamente. Questo è un suggerimento valido non solo per chi invita ma anche per chi è invitato. In situazioni del genere è poi controproducente arenarsi su argomenti di lavoro, estremamente noiosi per chi non è del mestiere. Comunque non demoralizzatevi, si possono trovare sempre argomenti con cui passare delle ore piacevoli. Basta pensarci prima.
    Tutta un'altra cosa quando invece si possono scegliere gli invitati. Con un briciolo di buon senso si può mettere insieme un gruppo di persone anche con interessi diversi purché estroversi, curiosi di conoscere o confrontarsi con esperienze mai vissute. Non è detto che tutti si debbano conoscere. Un invito a cena può anzi essere l'occasione per allargare le proprie conoscenze. Un po' più rischioso che tutti siano dei perfetti sconosciuti per gli altri.
    In altre parole sta nel buon senso dei padroni di casa creare il gruppo migliore per i propri inviti.

Loretta

 

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